Il trading online è un’attività che attira ogni giorno un numero crescente di “profani”, ovvero di persone senza esperienza nei mercati finanziari. Ciò è un bene, in quanto realmente il trading online può rappresentare un punto di svolta e uno strumento per conquistare un futuro più florido.

Tuttavia, l’apertura verso le masse pone in essere anche alcuni rischi. E’ alta la probabilità, infatti, che un “profano” dilapidi il suo capitale in poco tempo. L’unica modo per evitare questo pericolo è dedicare il massimo impegno alla formazione. Questa non deve essere presa sottogamba ma anzi considerata un passaggio preliminare e fondamentale, la condizione necessaria per tentare la fortuna nel trading online.

Purtroppo, non esistono scuole di trading “ufficiali”. Spesso, si studia da autodidatta. Ma ecco che si profila un altro rischio: studiare male, mancare l’obiettivo formazione.

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In questo articolo affrontiamo l’argomento, offrendo qualche consiglio utile a chi, da profano, vuole approcciarsi al complicato mondo del trading online.

La questione del tempo

Uno dei più gravi errori che spesso compiono gli aspiranti trader è pensare di cavarsela con qualche ora di studio. La formazione per il trading online è una cosa seria e va considerata come tale. Occorre prendere la questione di petto, e conferire alla fase di studio la giusta importanza. Questo significa dedicare parecchie ore. Persino mesi, se il bagaglio tecnico di base è molto scarso.

Il consiglio, per sfruttare il fattore tempo e non compromettere la vita sociale, è di programmare bene le giornate. Riservate alla formazione un quantitativo fisso di ore ogni giorno e rispettate il vostro piano di studio. In questo modo aumenterete le possibilità di percorrere abbastanza agilmente il cammino che vi separa dall’appuntamento con il mercato.

L’importanza dei classici per imparare il trading online

Un altro errore che i trader fanno è di iniziare subito con qualche corso o webinar proposto da questo o quel broker. Sia chiaro, questi contenuti sono preziosi e vanno sfruttati al meglio. Raramente, però, rappresentano un buon punto di partenza. Ciò vale, a dire il vero, soprattutto per chi è un assoluto profano della materia, quindi per chi è a digiuno completo di finanza, investimenti, mercati.

In questo caso è fondamentale partire, per l’appunto, dalle basi. Un buon modo per recuperare il terreno è fare riferimento ai grandi classici, che sono strutturati come dei manuali a uso e consumo di una vasta categoria di persone, principianti compresi. Un esempio: “Analisi tecnica dei mercati finanziari” di John Murphy.

La necessità di una formazione a 360 gradi

Fatta salva l’importanza dei classici, occorre evitare un errore anch’esso molto frequente: ignorare il florido ecosistema che si è sviluppato negli anni attorno al concetto di “formazione”. Da questo punto di vista, il mondo del trading online è molto attrezzato. Su internet si trovano tantissimi contenuti utili, sia gratis che a pagamento: corsi, webinar, blog, etc. Tutto è utile e tutto fa brodo.

Il consiglio è di affidarsi fin da subito ai migliori. Se per esempio vi state interessando a un corso, verificate se tra gli insegnanti ci sono figure di rilievo, trader affermati.

In genere, si va sul sicuro anche se si adottano i programmi formativi dei broker, che ovviamente hanno molto a cuore il destino degli aspiranti trader, e vedono di favore l’entrata in scena di nuove leve.

Imparare grazie agli altri

Anche gli altri rappresentano una risorsa importante per la propria formazione. Con “altri”, ovviamente, si intende la comunità di trader nel suo complesso. E’ solo un pregiudizio che quella del trader è un’attività esclusivamente solitaria. Almeno dal punto di vista formativo e informativo, è possibile e doverosa una comunicazione esterna.

Come fare? La questione, almeno in linea teorica, è semplice. Frequentate blog, forum, social. Entrate in contatto con i trader, cominciate a parlare la loro lingua, a conoscere terminologie e se possibile anche approcci strategici. L’ideale, poi, sarebbe puntare dritti verso la mentorship, ma è comunque una possibilità difficile da sfruttare.

La specializzazione

Questo è un argomento molto spinoso da affrontare, anche perché molto complicato sia da interiorizzare che da mettere in pratica. La verità è che i trader migliori sono trader specializzati, ovvero professionisti che non saltano di palo in frasca ma che, certo con il tempo, sono diventati esperti di una modalità di trading e di un asset class. Fermo restando che, ovviamente, la flessibilità è un valore da seguire sempre e comunque.

Ora, l’ideale sarebbe maturare questo approccio alla specializzazione fin dalle prime battute. E’ comunque molto difficile capire già durante il periodi di formazione quale strada intraprendere. Dunque, se potete (ma senza vincolare il vostro percorso a questo obiettivo) specializzatevi in un asset class e in una modalità di investimento.

La gestione del denaro

Questo è un argomento fondamentale. La gestione del denaro dovrebbe occupare gran parte del percorso di formazione. E’ proprio questa, infatti, l’unica risorsa in grado di mettere al riparo il trader dal rischio catastrofe. Ciò vale per tutti i trader, dai neofiti ai agli esperti. La gestione del denaro è disciplinata dal money management, che è una pratica con le sue dinamiche e le sue regole. Dunque, imparatela il prima possibile. Se vi trovate tra le mani materiali sufficiente, magari nella fase successiva a quella dello studio teorico, mettetela in pratica nel vero senso della parola. Esercitatevi.

Lo stesso dicasi per la disciplina “attigua”, ovvero il risk management. Money management e risk management rappresentano l’unico vera assicurazione sulla vita di cui un trader può disporre.

La pratica

Buona parte del percorso di formazione, specie se siete assoluti principianti, si svolgerà a un livello teorico: sui libri, con gli ebook, davanti a un videocorso, a un webinar etc.

Giungerà presto il momento, però, di fare i conti con la seconda parte del percorso, quello incentrato sulla pratica. Ora, l’unico modo per fare pratica dovrebbe essere fare trading online vero e proprio, aprendo un conto e investendo. Un metodo rischioso, che rischia di causare ingenti perdite di denaro. Fortunatamente, già da qualche tempo i broker si sono industriati per mettere a disposizione uno strumento ad hoc, finalizzato a soddisfare l’esigenza di pratica dei principianti.

Questo è la demo, ovvero un conto che consente di fare trading nel mercato nel reale ma con denaro finto. Un ottimo modo per mettere in pratica quanto imparato durante il percorso di formazione teorico. Sfruttate le demo fin quando potete, testate le vostre capacità prima di giungere all’appuntamento con il mercato.

ftmo