Vivere di trading: per alcuni è un obiettivo da raggiungere, per altri è una missione impossibile. Tuttavia, prima di tentare la strada del trading full time ed esclusivo, è bene conoscere tutte le implicazioni della vita da Trader professionista.

Molto spesso, la questione viene trattata superficialmente, e ciò è dovuto alle campagne pubblicitarie di qualche broker non molto attrezzato dal punto di vista etico. Il rischio è che i trader in erba traggono una percezione non realistica del fenomeno, e che immaginano una vita da trader diversa da quella che è in realtà. La questione riguarda soprattutto un aspetto. Ne parliamo in questo articolo, offrendo anche una panoramica dei requisiti da ottenere via via per raggiungere l’obiettivo di vivere esclusivamente di trading.

Vivere di trading, un obiettivo complicato

Mettiamo le cose in chiaro, vivere di trading è un obiettivo molto complicato da raggiungere. In realtà, è complesso fare di qualsiasi attività il proprio principale motivo di sostentamento. Nella vita reale, ciò richiede in genere un ciclo di studi, un qualche periodo di praticantato, certamente parecchi anni e molti sforzi. Il trading non fa eccezione. La verità è che non ci si può improvvisare trader professionista dall’oggi al domani, e nemmeno da un mese all’altro. Anche in questo caso, o forse a maggior ragione, sono necessarie doti quali l’impegno, la determinazione e una certa intelligenza nel saper sfruttare appieno i propri errori e imparare da essi.

Tutto ciò è esasperato da alcune dinamiche specifiche per il trading, e che non si ravvisano in altri ambiti della vita professionale e quotidiana. Vivere di trading, potrebbe essere più complicato che vivere di qualsiasi altra attività sia essa professionale piuttosto che artistica. Il motivo è tutto sommato intuibile, soprattutto da coloro che hanno già iniziato a operare nel trading. È un’attività complessa, dominata da una certa alea, sicuramente caratterizzata da una imprevedibilità che è molto raro riscontrare in qualsiasi altra.

Il trader è costretto a competere non solo con i suoi colleghi, per quanto in maniera del tutto indiretta, ma anche e soprattutto con quel leviatano apparentemente irrazionale che è il mercato. I prezzi di qualsiasi asset, i suoi movimenti le sue performance, sono frutto dell’incrocio tra numerose dinamiche e  sono determinati da altrettanti fattori.

Non è un caso che siano in molti a gettare la spugna, magari dopo qualche mese di sofferenza. Va detto, però, che per chi riesce a mantenere la barra a dritta e sopportare magari le frustrazioni iniziali, il premio, se così si può chiamare, è piuttosto cospicuo.

Ciò detto, la quantità di rischio a cui espone il trading ha poco a che vedere con la quantità di rischio a cui espone la stragrande maggioranza delle “attività umane”, imprenditoria compresa.

Per quanto la strada sia lunga e irta di ostacoli, può essere certamente percorsa. L’obiettivo di vivere di trading è potenzialmente alla portata di tutti. E’ comunque bene pensarci due volte prima di intraprendere questo percorso, proprio in virtù delle difficoltà che abbiamo appena descritto.

Cosa succede quando si “vive di trading”

Tuttavia, c’è un altro passaggio da compiere prima di tentare la via del trading full time. Tale passaggio consiste nel comprendere cosa realmente comporta “vivere di trading”.. Infatti, molti Trader principianti, proprio come abbiamo accennato a inizio articolo, sono abbagliati da un’immagine del trader professionista che potrebbe non essere aderente alla realtà. Inoltre, molti partono da esigenze, per quanto specifiche e circoscritte, che potrebbero non essere soddisfatte anche qualora l’obiettivo venisse raggiunto.

Tali esigenze hanno, nella maggior parte dei casi, a che vedere con il concetto di libertà. Non sono pochi coloro i quali “si buttano nel Trading” perché oppressi da un rapporto di lavoro dipendente che non lascia spazio alla creatività né tantomeno alla crescita personale.

In questa prospettiva, vivere di branding significa vivere liberi, senza un capo, senza obblighi.

In realtà, questa immagine si avvicina solo lontanamente al vero.

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Di certo, il trader non deve rendere conto a un superiore, la sua attività non è incastellata all’interno di un orario di ufficio. Tuttavia, da qui ad associare la vita del trading professionista al concetto di libertà ce ne vuole. La verità è che il trader professionista ha molti vincoli, per quanto radicalmente diversi da quelli del classico lavoratore dipendente. Questi vincoli sono dettati dalla necessità di proteggere il proprio patrimonio e, se possibile, farlo fruttare. Una necessità che può dar vita a obblighi anche più severi di un qualsiasi rapporto professionale.

Inoltre, l’attività di trading è così complessa e faticosa da poter essere preparata a tutti gli effetti a quella di una qualsiasi attività lavorativa e professionale. Anche nel caso dell’investimento speculativo, infatti, è necessario profondere competenze avanzate, impegno, determinazione, finanche resistenza allo stress fisico e mentale. Insomma, chi vive di trading svolge un qualcosa di molto simile a un’attività professionale. D’altronde, non c’è niente di cui stupirsi: chi vive di trading fa del trading la sua principale fonte di reddito, esattamente come qualsiasi lavoratore fa del suo lavoro la principale fonte di reddito (nella maggior parte dei casi).

Un approccio equilibrato

Dunque, il consiglio è di informarsi sulle condizioni e sulle abitudini dei trader professionisti, prima di aspirare a diventarlo e di muoversi in questa direzione. Un altro consiglio, da mettere in pratica nel caso in cui si stesse per raggiungere effettivamente questo obiettivo, è di trattare il trading proprio come se fosse un lavoro. Ciò significa separare la vita privata dall’attività di trading sia a livello mentale che a livello temporale.

In buona sostanza, è bene darsi un limite oltre il quale il trading deve lasciare spazio alla vita sociale, alla gestione dei propri interessi, allo svago. Esattamente come accade per qualsiasi altra attività professionale.

Il rischio, se si fa altrimenti, ed andare incontro a un rapido peggioramento del proprio qualità della vita, di sopportare carichi di stress insostenibili per un qualsiasi essere umano.

Insomma, prendete l’attività di trading… sul serio.