Di certo alcuni la reputano stimolante (e in effetti lo è). Altrettanto sicuramente pone in essere svariate occasioni di guadagno. E’ bene tuttavia non approcciarsi con imprudenza. Per quanto possa essere divertente, siamo di fronte a quanto di più lontano ci possa essere da un gioco. Di seguito, ecco cinque consigli per iniziare a investire in borsa.
Stabilire obiettivi di investimento
Prima di iniziare a investire, quindi intraprendere un percorso impegnativo e lungo, bisogna avere chiaro in mente dove si vuole arrivare. Dipende dalle aspirazioni personali, dalla fiducia che si nutre in se stessi e da tanti altri fattori. Ad ogni modo, la scelta principale è tra proteggere il capitale e farlo crescere. A determinati condizioni, la borsa si presta anche all’approccio speculativo. Chi vuole iniziare potrebbe anche stabilire obiettivi concreti come l’acquisto di un bene o di un servizio. Ad ogni modo, la regola è sempre la stessa: capire dove si vuole arrivare.
Stabilire il grado di tolleranza al rischio
Si tratta probabilmente della fase più importante. Il mercato azionario è infatti estremamente variegato e consente numerosi approcci, da quello prudente e statico a quello dinamico e coraggioso. Per questo è sempre bene stabilire il proprio grado di tolleranza. In base a questa decisione, verranno compiute ulteriori scelte, fino a realizzare l’investimento vero e proprio. I profili di investitore dipendono dall’indole personale e dalla propria situazione economica. Se siete un semplice lavoratori, non navigate nell’oro e magari quelli che investite sono i risparmi di una vita, è bene rinunciare a ogni velleità speculativa. Il grado di tolleranza determina il rischio che si intende correre e la strategia che verrà adottata in seguito.
Studiare
Non va dimenticata la questione informativa. Il mercato azionario è complesso, strutturalmente rischioso, quindi è necessario andarci cauti. Il rischio è di perdere il capitale nel giro di poco tempo. E’ necessario, quindi, intraprendere un percorso di formazione che conferisca come minimo gli strumenti teorico. L’argomento dello studio dovrebbe essere costituito sia dalle modalità di investimento – come si investe nel concreto – sia l’ambiente economico in generale. Per quanto riguarda le fonti, tra testi cartacei, libri di successo e internet, c’è solo l’imbarazzo della scelta. L’attività di studio, tuttavia, non abbandona mai l’investitore, nemmeno quando è diventato esperto. Pressante è la necessità di aggiornarsi in continuazione ma anche di informarsi su tutto ciò che gravita attorno ai titoli in portafoglio.
Scegliere il lungo periodo
Investire in borsa non deve essere un’attività di pochi mesi e nemmeno di pochi anni. Deve essere bensì un’attività continua. E’ solo attraverso la pazienza e la perseveranza che è possibile realizzare profitti notevoli. Ciò vuol dire che occorre maturare una versione di lungo periodo, la quali guardi almeno ai prossimi cinque anni (anche se dieci sono più indicati). Ciò vuol dire che è bene non cedere alla tentazione di vendere i titoli non appena le quotazioni iniziano a scendere. Nella borsa come nella vita vale il detto “ride bene chi ride ultimo”.
Monitorare
Se si opta per una visione di lungo periodo, allora è fondamentale monitorare lo stato del proprio investimento. Non tutti sanno che il controllo e il monitoraggio inizia prima dell’investimento stesso. In particolare, è necessario stabilire un benchmark, ossia un metro di paragone per mezzo del quale è possibile capire realmente se stiamo sulla strada giusta oppure no. E’ bene, infine, operare un confronto periodico tra i risultati attesi e quelli reali. All’inizio è forte la tentazione di abbandonarsi allo scoramento, anche perché i risultati tendono ad arrivare più in là con il tempo.
Una considerazione generale può essere fatta sul segmento all’interno del quale operare. Tutto dipende, infatti, dalla tolleranza al rischio. Se questa è molto bassa, ci si dovrebbe rivolgere a quei segmenti che per loro natura non soffrono la crisi. Il riferimento è a quei beni il cui consumo è praticamente obbligatori, quindi gli alimentari e i farmaceutici. Investire su azioni delle case farmaceutiche non farà diventare ricchi ma rappresenta una risorsa molto utile per proteggere il capitale. Stranamente, ma fino a un certo punto, assume un ruolo simile anche il segmento dell’high-tech (es. cellulari, social network etc.).
Investire in borsa può essere un’attività in grado di accrescere il proprio capitale. Occorrono, oltre a conoscenze tecniche, alcune doti morali: la pazienza, la perseveranza, la lucidità, la lungimiranza. Tutte doti che vanno coltivate e che possono fare la differenza. Viceversa non darà mai frutti buoni un approccio basato sull’imprudenza, sulla fretta, dalla frenesia del guadagno.