Il lavoro non è l’unica fonte di guadagno. No, non stiamo facendo riferimento a nessuna attività illegale, bensì alle rendite passive. Cos’è una rendita passiva? Semplice, una fonte di guadagno che non è legata al lavoro, o almeno non è vincolata al meccanismo “lavoro di più-guadagno di più”.
Tutti possono generare rendite passive, ma non è detto che sia semplice. L’idea è profondere ingenti sforzi prima, per poi godersi un guadagno senza che vi sia necessità di lavorare. Ecco i 5 modi canonici per generare rendite passive.
Investire in prodotti finanziari. E’ il metodo classico. Chi ha un po’ di capitale, in genere lo posiziona in prodotti di investimento in grado di dare un interesse. Investire bene è difficile. Se semplicemente si segue il corso degli eventi e ci si fa guidare da una banca, e si intende mantenere un profilo di rischio basso, le rendite sono davvero minime. Se invece si scegliere di prendere in mano la situazione, ci si forma e ci si apre al rischio, le possibilità sono infinite. Il riferimento, ovviamente, è anche al trading online.
Investire nel mattone. E’ anch’esso un metodo molto tradizionale. Il problema è rappresentato da un semplice fatto: è necessario partire con un patrimonio, sia esso liquido o, appunto, formato da proprietà immobiliare. Ad ogni modo, è possibile guadagnare molto con gli affitti, anche al netto delle tasse. Ovviamente, se si intende investire una somma per acquistare casa, è necessario tenere conto delle zone che offrono i canoni di locazione più alti.
Creare un’azienda. Anche questo è un metodo risaputo, ma poco utilizzato. Il motivo? E’ tremendamente difficile. Le aziende nascono e muoiono a un ritmo elevato, e la situazione è peggiorata con la crisi. Non è sufficiente avere una buona idea e qualche opportunità di finanziamento. E’ necessario anche avere ottime doti organizzative, fortune e… La passione per l’automazione. Solo le aziende automatizzando, fondate sul concetto di standard work, vanno avanti più o meno da sole, senza il contributo costante dell’imprenditore.
Gestire un sito. Ok, forse è il metodo più sfigato, ma solo in apparenza. Guadagnare con i siti si può, basta avere pazienza, conoscenze e, soprattutto, considerarlo alla stregua di un progetto editoriale. Quindi, almeno all’inizio, è necessario spendere molti soldi. Non ci sono scorciatoie, solo i contenuti di qualità portano traffico, SEO permettendo. Una volta conquistato un buon posizionamento (ci vogliono anni), la rendita passiva, originata dalla vendita di spazi pubblicitaria, è assicurata.
Fare multi-level marketing. Qui siamo nel campo delle ipotesi, sia chiaro. Infatti questa branca del marketing non è stata sdoganata del tutto ed è tuttora fonte di molte controversie. Ad ogni modo, chi fa multi-level marketing si affida a una società che incentiva la formazione di network, in modo da realizzare vendita attraverso il passaparola. Chi scala le gerarchie, ponendosi come vertice dei vari nodi, genera rendite passive. Tutto ciò, sia chiaro, è da prendere con le pinze.