L’intelligenza artificiale, ovvero la AI, sta rivoluzionando il modo in cui viviamo, lavoriamo e interagiamo con il mondo. Tuttavia, ha attirato l’attenzione di investitori di tutto il mondo. Molti dunque si chiedono: è il momento giusto per investire nell’AI? Per rispondere a questa domanda, è fondamentale comprendere le opportunità, i rischi e i settori chiave di questa rivoluzione tecnologica.

Perché investire nell’AI può essere una buona idea

L’AI offre molteplici opportunità per gli investitori, trasformando numerosi settori. Ecco tre motivi principali per considerare l’AI, o per meglio dire gli asset basati su AI, nel proprio portafoglio:

  • Crescita esponenziale del mercato. Il mercato dell’AI sta crescendo a ritmi impressionanti, con previsioni di aumento del 36% annuo fino al 2030. Questo trend promette rendimenti elevati per chi riesce a identificare le giuste opportunità di investimento.
  • Applicazioni trasversali. L’AI trova applicazione in settori diversi, dalla sanità alla logistica, dalla finanza all’intrattenimento. Questa versatilità offre una gamma di opportunità che permette agli investitori di diversificare il proprio portafoglio.
  • Innovazione e vantaggi competitivi. Le aziende che integrano l’AI migliorano efficienza e produttività, riducendo i costi operativi. Questi vantaggi possono tradursi in un significativo aumento del valore degli asset nel tempo.

Investire nell’AI: le soluzioni

Gli investimenti nell’AI seguono gli stessi principi di qualsiasi altro investimento. Dunque, non stupisce che gli strumenti principali per accedere a questo mercato comprendano:

  • Azioni. In questo caso, si acquistano (e all’occorrenza si rivendono) azioni di aziende leader nell’AI, come produttori di hardware, sviluppatori di software o imprese specializzate in applicazioni AI. Questa opzione permette di puntare su player consolidati o startup emergenti.
  • Obbligazioni. Sebbene meno comuni, alcune aziende nel settore AI offrono obbligazioni come alternativa a basso rischio rispetto alle azioni. È un modo per ottenere rendimenti stabili con un profilo di rischio ridotto. Per chi non lo sapesse, le obbligazioni sono titoli di debito che le aziende emettono. Chi le acquista, oltre a poter commerciare le obbligazioni come qualsiasi altro asset, ottiene un rendimento.
  • ETF (Exchange Traded Funds). Gli ETF sono asset che seguono l’andamento del prezzo di un sottostante. In buona sostanza, l’andamento del prezzo si trasforma in rendimento. Gli ETF basati su aziende legate all’AI sono sempre più numerosi e stanno dando vita a un segmento di rilievo.

Il consiglio, tuttavia, è quello di adottare una strategia diversificata. Essa si rivela fondamentale per massimizzare i rendimenti e mitigare i rischi.

I segmenti da attenzionare

L’AI non è un settore monolitico. È composto da diversi segmenti, ognuno dei quali vanta caratteristiche e opportunità uniche. Ecco i quattro principali segmenti su cui concentrare l’attenzione:

  • Hardware AI. Il segmento comprende i produttori di chip avanzati e infrastrutture necessarie per supportare le applicazioni AI. Questi componenti sono fondamentali per migliorare velocità ed efficienza dei sistemi AI.
  • Software AI. Il segmento ha a che vedere con gli algoritmi, le piattaforme di apprendimento automatico e le soluzioni di analisi avanzata. In un certo senso, guida l’innovazione in molteplici settori, grazie alla capacità di elaborare grandi quantità di dati.
  • AI applicata. Questo segmento comprende le aziende che si focalizzano su soluzioni AI utilizzate in ambiti specifici, come diagnosi mediche, analisi finanziarie e ottimizzazione della logistica. Queste applicazioni creano valore concreto per le aziende e gli utenti finali.
  • Robotica e automazione. Il segmento combina l’AI con macchinari autonomi per settori come la produzione, l’agricoltura e la logistica. Rappresenta una delle frontiere più promettenti per l’AI.

Investire nell’AI: consigli generali

Come per qualsiasi altro investimento, è essenziale adottare un approccio strategico e informato. Ecco alcuni consigli utili:

  • Non farsi prendere dall’entusiasmo. È importante mantenere una visione razionale e non lasciarsi influenzare dal clamore mediatico. Le scelte impulsive possono portare a perdite evitabili. La AI genera molto entusiasmo, fino a provocare dei veri e propri shock culturali. A tale entusiasmo, però, devono seguire scelte razionali, non di pancia.
  • Fare analisi fondamentale. Valutare la solidità finanziaria e il potenziale di crescita delle aziende è fondamentale per identificare opportunità di investimento sostenibili nel lungo periodo. Ciò vale per tutte le aziende, quindi anche per quelle impegnate nello sviluppo dell’AI.
  • Fare analisi tecnica. Studiare i grafici dei prezzi e i trend di mercato consente di individuare il momento più adatto per acquistare o vendere strumenti finanziari. Di nuovo, è una best practice che riguarda il mercato in generale, e l’AI non fa eccezione.
  • Monitorare gli investimenti e pensare nel lungo periodo. L’AI è una tecnologia in continua evoluzione. Monitorare i progressi e mantenere una prospettiva di lungo termine permette di affrontare meglio le inevitabili oscillazioni del mercato.