Le notizie finanziarie rappresentano una risorsa inestimabile per i trader di ogni ordine e grado. Costituiscono la materia prima dell’analisi fondamentale, uno dei pilastri di un’attività di investimento degna di questo nome. Tuttavia, non è facile districarsi tra le notizie finanziarie. Il fumo negli occhi è una eventualità tutt’altro che rara, con tutto ciò che ne consegue per l’efficacia delle proprie valutazioni.

Forniamo quindi qualche consiglio di massima, utile ma allo stesso tempo facile da seguire, per leggere le notizie finanziarie correttamente e trasformarle in un vera e propria “arma da trading”.

Notizie finanziarie, risorse inestimabili per tutti i trader

Perché le notizie finanziari sono così importanti per l’attività di trading? Semplice, perché offrono uno spaccato degli ambienti extra-mercato. Ambienti che, di fatto, impattano su tutti gli asset di investimento, incidendo sui prezzi, sui movimenti a breve termine, sulle prospettive a lungo termine.

Benché una certa corrente di trader, e finanche di analisti, siano convinti che tutto ciò di cui l’investitore necessita si trovi già nei grafici, in realtà il contesto esterno influisce parecchio. Anzi, in alcuni casi determina. E’ il caso dell’azionario, che di fatto “vive” delle notizie dell’economia reale e della finanza.

Viviamo nell’era dell’informazione, quindi non è affatto difficile trovare notizie finanziarie. E’ difficile però orientarsi, in quanto dall’abbondanza deriva una certa complessità nella migliore delle ipotesi, una tendenza alla disinformazione e al sensazionalismo nella peggiore delle ipotesi. 

Qualche consiglio per trasformare le notizie finanziarie in un’arma

Ecco dunque qualche consiglio utile per leggere correttamente le notizie finanziarie, per distinguere il vero dal falso, per individuare in ciascuna il materiale necessario per orientare i propri trade. 

Valutare il conflitto di interesse

La questione riguarda soprattutto le notizie (o sedicenti tali) pubblicate online. D’altronde, internet è il regno del marketing, e nella maggior parte dei casi esercita il suo potere in maniera implicita, non dichiarata.

Ecco che dietro a una news si può nascondere un tentativo di tirare acqua al proprio mulino, con buona pace di valori quali la trasparenza, la sincerità, la fattualità. Per inciso, ciò può avvenire in modo assolutamente legale, anche perché le finalità di marketing possono mascherarsi facilmente da diritto di opinione.

Dunque, il primo consiglio è proprio questo: valutare, prima ancora del cosa, il chi. Ovvero, analizzare chi sta fornendo la notizia, e cercare di intuire le sue intenzioni. Una volta fatta la tara, anche con le news di questo tipo è possibile individuare del buono, o per meglio dire contenuti utili per il proprio orientamento.

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Accogliere con scetticismo le previsioni precise

A prescindere dalle finalità di marketing, alcune notizie sono fatte per essere lette. In buona sostanza, presentano un carattere clickbait. Dinamica, questa, che non riguarda solo il giornalismo finanziario, ma che investe il giornalismo nel suo complesso. 

 Tra le leve di attrazione più apprezzate vi sono le previsioni “dettagliate”, se possibile a tinte fosche. Ebbene, fare previsioni senza considerare un amplissimo margine di errore è assolutamente impossibile. I mercati, nonostante la ripetizione di alcuni pattern, rimangono sostanzialmente imprevedibili.

Il consiglio, dunque, è di diffidare da chi fornisce numeri, cifre, valori precisi. A maggior ragione se li accompagna con tinte fosche, con un allarmismo degna della più pessimistica Cassandra. 

Premiare le fonti ufficiali

Con le dovute accortezze, tutto può fare brodo. Quello più “concentrato”, tuttavia, è di solito fornito dalle fonti ufficiali. Con questa espressione si possono intendere, per esempio, le istituzioni deputate alla gestione della politica monetaria e fiscale, le agenzie di rating, le agenzie che normano o deputate a fornire consulenza ai decisori.

Se si opera nell’azionario, vanno considerate come fonti ufficiali, e quindi assolutamente credibili, gli uffici stampe delle aziende che emettono azioni. Il riferimento è ai trimestrali, che rimangono la principale materia prima per orientarsi in borsa. D’altronde, le aziende sono tenute alla massima trasparenza, pena sanzioni davvero pesanti (anche di natura penale) e una perdita plateale di credibilità.

Leggere tra le righe delle dichiarazioni dei policy maker

Questa è una pratica molto utile ma che spesso viene disattesa, probabilmente perché abbastanza difficile da padroneggiare. Molto spesso i policy maker parlano in prima persona, a titolo personale, in consessi non propriamente ufficiali. In genere, è l’occasione migliore per dire qualcosa di cruciale, di forte. Ovviamente, i toni sono per lo più melliflui, ambigui, i contenuti all’apparenza “generici”.

Chi sa leggere tra le righe, tuttavia, accede a informazioni utili, soprattutto quando coinvolgono le prospettive future. In questo caso, il proverbio “a buon intenditore poche parole” assume il rango di verità, di strumento di conoscenza e di orientamento. 

Non che sia semplice, e infatti molti trader, piuttosto che rischiare di interpretare male, non interpretano affatto. Il consiglio è di maturare competenze a riguardo, magari studiano il rapporto tra quanto detto in precedenza e quanto si è avverato in seguito.