Canalizzare il risparmio dei cittadini verso investimenti produttivi, ampliando la loro partecipazione ai mercati finanziari tramite opzioni più diversificate e una maggiore educazione finanziaria, rappresenta l’obiettivo primario della nuova strategia della Commissione europea. Il piano mira a incentivare la crescita economica nell’UE, promuovendo al contempo la ricchezza individuale.
L’iniziativa prevede la mobilitazione del 70% dei risparmi detenuti dalle famiglie europee sotto forma di depositi bancari, pari a un valore complessivo di circa 10.000 miliardi di euro. Ma come si intende concretizzare questo ambizioso progetto?
Alcuni esperti suggeriscono l’introduzione dei Piani Individuali di Risparmio (PIR) su scala europea, mentre altri propongono l’adozione del modello svedese, noto come Investment Savings Account (ISK).
Risparmio e Investimenti: Il Segreto Fiscale Svedese che Sta Rivoluzionando i Mercati!
Lanciato nel 2012, l’ISK (Investment Savings Account) è un conto che consente agli investitori di detenere una vasta gamma di asset, tra cui azioni, obbligazioni, fondi comuni e ETF. Il principale vantaggio risiede nella semplificazione fiscale: invece di tassare separatamente guadagni, perdite e redditi, si applica un’aliquota fissa del 30% sul valore totale delle partecipazioni.
Questo meccanismo agevola l’accesso agli investimenti, poiché l’obbligo fiscale viene calcolato automaticamente dall’autorità tributaria svedese. L’apertura di un ISK è gratuita, e alcuni conti beneficiano della protezione offerta dal sistema di garanzia dei depositi svedese.
Attualmente, circa 4 milioni di cittadini svedesi possiedono un ISK, per un totale di masse gestite superiori ai 150 miliardi di euro.
Risparmio e Investimenti: La Mossa UE che Può Cambiare Tutto!
Ad oggi, la Commissione europea non ha ancora formulato una proposta concreta su come orientare il risparmio privato verso investimenti produttivi, ma il tema raccoglie ampio consenso tra gli esperti del settore.
Gianluigi Gugliotta, segretario generale di Assosim, ha dichiarato sulle pagine del Sole 24 Ore che, sebbene non siano ancora noti i dettagli operativi della proposta, l’introduzione di uno strumento simile all’ISK potrebbe favorire lo sviluppo del mercato e delle PMI, specialmente se legato anche a un’ottica previdenziale.
Nunzio Di Giacomo, senior partner di McKinsey, evidenzia i vantaggi dell’ISK, definendolo uno strumento accessibile, economico e sicuro per indirizzare i risparmi verso i mercati finanziari, contribuendo a una maggiore efficienza e trasparenza a livello europeo.
Il tema del risparmio e degli investimenti sta assumendo un ruolo sempre più centrale nelle strategie economiche dell’UE. La necessità di mobilitare i capitali privati per sostenere la crescita e rafforzare il tessuto economico del continente è evidente.
Strumenti come l’ISK potrebbero rappresentare una soluzione concreta, semplificando l’accesso agli investimenti e garantendo al contempo maggiore sicurezza per i risparmiatori.
Resta da vedere quale direzione prenderà la Commissione europea e quali misure concrete verranno adottate per trasformare il risparmio in un vero motore di sviluppo per l’economia europea.