Come sarà il destino dell’oro per questo 2020? A questa domanda hanno cercato di rispondere investitori e analisti, proponendo outlook in realtà non molto diversi tra di loro, e nella maggior parte positivi per il metallo giallo. La maggior parte dei paper che affrontano la questione, però, sono usciti sì di recente, ma prima che sul mondo intero si estendesse l’ombra della catastrofe globale, ovvero prima che scoppiasse l’epidemia del coronavirus.

Premesso che la situazione è ancora incerta, e non si sa quando l’epidemia avrà fine e quanti morti mieterà, non c’è alcun dubbio che eserciterà un impatto sull’economia, sulla finanza e sugli investimenti. Anzi, questo impatto è già in corso. Lo si nota dalle performance di molti asset, come il petrolio (in discesa). Lo si nota persino dalle performance dell’oro, che invece è in risalita.

Ecco, dunque, che tutte le previsioni e le stime elaborate solo un mese fa, andrebbero riviste alla luce di questa nuova e quasi inedita minaccia globale. Dunque è bene porsi nuovamente la domanda: quale sarà l’andamento dell’oro nel 2020?

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Nell’articolo che segue cercheremo di rispondere a questa domanda.

Oro 2020: i market mover in campo

Anche senza considerare il coronavirus, sono tanti i fattori, gli eventi e le dinamiche che potrebbero incidere in maniera decisiva sull’oro. E d’altronde è ingenuo pensare che il prezzo dell’oro dipenda solo dalle vicissitudine legate al coronavirus, per quanto esse ricoprano, ad oggi almeno, un’importanza spiccata. E’ ovvio che vanno considerati anche e soprattutto altri aspetti, nel bene e nel male.

Per esempio, i movimenti delle banche centrali. E’ ormai assodato che in contesti in cui il costo del denaro diminuisce, ovvero quando le banche centrali abbassano i tassi, il prezzo dell’oro tende ad aumentare. Ciò accade perché gli investitori percepiscono le valute (e non solo) come un oggetti di investimenti meno redditizi. Ebbene, a quanto pare, e a causa dell’incipiente rallentamento della crescita, le banche centrali manterranno una politica monetaria espansiva.

Tuttavia lo scenario, almeno da questo punto di vista, in quanto sia la Fed che la BCE potrebbero semplicemente cristallizzare l’assetto monetario odierno, senza produrre ulteriori azioni accomodanti.

Un altro fattore che inciderà sicuramente è rappresentato dalle tensioni geopolitiche, che erano decisamente partite col botto quest’anno, poi soppiantate solo mediaticamente dal coronavirus. I meme su internet parlavano di terza guerra mondiale, ipotesi un po’ eccessiva, ma non c’è dubbio che una escalation dei rapporti tra Stati Uniti e Iran, e un peggioramento della situazione in Libia, possano spingere gli investitori verso beni rifugio, in primis l’oro.

C’è poi il fattore economia reale. Quando le economie nazionali si rendono protagoniste di performance misere (pur con le proprie differenze) e lo fanno quasi all’unisono, gli investitori tendono a comprare più oro (o più prodotti aventi l’oro come sottostante), proprio perché anche gli asset sono destinati a declinare, se economia sprofonda nella stagnazione o peggio nella crisi. Pur in un contesto in cui alcune economie vanno spiccatamente male, in alcuni casi i dati sono contrastanti.

Le previsioni degli analisti pre Coronavirus

Il coronavirus è destinato a cambiare le carte in tavola. Da un punto di vista economico, lo ha già fatto dal momento che si segnalano contrazioni nei volumi del commercio. Ad ogni modo, è interessante rispolverare le stime degli analisti circa l’argomento oro 2020 elaborate prima che esplodesse l’epidemia.

Per esempio, Aberdeen Standard si era detto molto ottimista sull’oro, dal momento che considerava probabile (o considera tuttora) un oro a 1.700 dollari l’oncia. Un valore significativa se si considera che ad oggi, 5 febbraio, un’oncia non costa più di 1.551 dollari. Anzi, l’istituto si era spinto ancora più in là, indicando 1.800 dollari come obiettivo raggiungibile nel caso in cui l’inflazione si fosse posta a un livello di crescita stabile.

Ma c’è chi si è dimostrato ancora più ottimista. E’ il caso di David Roche, presidente dell’omonima società, che aveva proposta 2.000 dollari come obiettivo possibile dell’oro. Un obiettivo sostenuto dalle politiche monetarie delle banche centrali, posizionati su livelli estremamente accomodanti.

Molto più prudente UBS, che prevedeva sì un aumento più che percepibile, ma niente affatto clamoroso. Nello specifico, la banca svizzera aveva stimato valori superiori a 1.600 dollari per l’oncia d’oro. Un’asticella, questa, nettamente più bassa rispetto a quella di Aberdeen Standard e David Roche. Per il resto, le differenze con le altre banche non si giocano sull’interpretazione degli eventi, che è piuttosto unanime, bensì sugli effetti di questi eventi.

Cosa può accadere con il Coronavirus

Le cose sono destinate a cambiare con il coronavirus? Le analisi che abbiamo esposto dovrebbero essere gettate alle ortiche? In realtà, non se esclude la questione numeriche almeno (per esempio, l’oro è attualmente scambiato a 1.551 dollari l’oncia), le previsioni sono comunque “fresche” e quindi valide. D’altronde, parlano tutte di un’ora in ascesa, pronto a incarnare una volta ancora il ruolo di bene rifugio.

La domanda a questo punto è: il coronavirus sosterrà questa ascesa o la smorzerà? E’ lecito attendersi che l’oro trarrà giovamento dalla crisi globale innescata dal coronavirus. D’altronde, le epidemie sono sinonimi di panico e incertezze, e in situazioni come queste gli investitori si rifugiano nei beni…Rifugio. Categoria, questa, di cui l’oro è l’epigono più autorevole e “richiesto”. Dunque, in linea di massima, è possibile pensare a stime ancora più ottimiste rispetto a quelle pubblicate qualche settimana fa, quando dell’epidemia non si sapeva ancora nulla.

Ovviamente, l’intensificarsi dipende dagli effetti dell’epidemia sulle economie nazionali, in primis cinese, e tutto ciò dipende dal decorso del virus. Attualmente, non è possibile fare previsioni, bensì sperare che gli stati siano abbastanza preparati a fronteggiare la crisi e a limitare le conseguenze per la salute, fino a debellare il virus e riportare tutto alla normalità, dinamiche oro-economie comprese.

Gli investitori sono dunque chiamati a seguire con attenzione i fatti di cronaca legati al virus, in modo da riuscire a capire prime degli altri “come andrà a finire” e intervenire per tempo per proteggere il proprio capitale o, di contro, per puntare a maggiori guadagni attraverso l’investimento speculativo su un oro in grande spolvero.