La recente escalation delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, innescata dalle nuove tariffe imposte dall’amministrazione Trump, ha generato una forte volatilità sui mercati obbligazionari globali. In questo scenario, gli investitori stanno cercando rifugio nei titoli di Stato europei a breve scadenza, con particolare attenzione ai Bund tedeschi.

Vendite massicce sui Treasury USA dopo l’annuncio delle tariffe

Mercoledì scorso, i titoli di Stato americani (Treasury) hanno subito un significativo sell-off dopo l’entrata in vigore delle nuove tariffe commerciali imposte dagli Stati Uniti e la conseguente risposta cinese. Il rendimento del Treasury decennale USA è salito di 12 punti base, raggiungendo il 4,382%, mentre il rendimento del titolo biennale è aumentato di 4 punti base al 3,768%.

Questi movimenti riflettono la crescente preoccupazione degli investitori riguardo alla sostenibilità del debito statunitense e alla stabilità economica globale in un contesto geopolitico sempre più incerto.

Paralleli con la crisi britannica del “mini-budget” del 2022

Secondo gli economisti di TS Lombard, l’attuale aumento dei costi di finanziamento per il governo statunitense ricorda da vicino la crisi britannica del “mini-budget” del 2022. In quell’occasione, le misure fiscali annunciate dal governo britannico provocarono una rapida impennata dei rendimenti dei gilt (titoli di Stato britannici), costringendo la Bank of England a intervenire d’urgenza per stabilizzare i mercati finanziari.

Freya Beamish, capo economista di TS Lombard, ha sottolineato che “gli shock negativi dal lato dell’offerta sono particolarmente preoccupanti perché aumentano l’inflazione e contemporaneamente deprimono la domanda”, riducendo così la capacità protettiva delle obbligazioni rispetto alle azioni.

Europa: rendimenti in rialzo sui titoli a lungo termine, ma Bund tedeschi in controtendenza

Anche in Europa i rendimenti obbligazionari a lungo termine hanno registrato incrementi significativi. Dopo l’annuncio cinese delle contromisure tariffarie, il rendimento dei titoli decennali francesi è salito di 2 punti base, quello italiano di 6 punti base e quello britannico (gilt) addirittura di 9 punti base. Particolarmente rilevante è stato il balzo del rendimento dei gilt trentennali britannici, aumentato di quasi 23 punti base fino a toccare un massimo degli ultimi 27 anni.

Perché i gilt britannici sono più vulnerabili?

Diana Iovanel, economista senior presso Capital Economics, ha spiegato che il mercato dei gilt britannici risulta particolarmente sensibile rispetto ad altri mercati obbligazionari europei. Ciò è dovuto principalmente alle posizioni altamente indebitate detenute da hedge fund e fondi pensione britannici che amplificano le reazioni agli shock esterni.

Germania: nuovo rifugio sicuro per gli investitori?

A differenza degli altri paesi europei, la Germania ha visto una diminuzione dei rendimenti sul suo titolo decennale (Bund), considerato benchmark per l’intera Eurozona. Il rendimento del Bund decennale tedesco è infatti sceso di circa 2 punti base durante la stessa sessione.

Ken Egan, direttore senior per i rating sovrani presso KBRA, ha dichiarato a CNBC che “tradizionalmente gli investitori avrebbero scelto i Treasury USA come rifugio sicuro durante periodi di volatilità; tuttavia questa volta la crisi riguarda direttamente gli Stati Uniti”. Di conseguenza, molti operatori stanno preferendo i Bund tedeschi come alternativa più stabile e prevedibile.

I vantaggi della chiarezza politica tedesca

Egan ha inoltre evidenziato come la recente approvazione da parte della Germania di un ampio pacchetto fiscale destinato a infrastrutture, difesa e transizione climatica abbia fornito agli investitori maggiore chiarezza sulle prospettive economiche tedesche. Questa trasparenza politica rende i Bund particolarmente attraenti in un momento caratterizzato da forte incertezza globale.

Titoli europei a breve termine: opportunità tattiche per gli investitori

Mentre i rendimenti obbligazionari a lungo termine sono generalmente aumentati in Europa, quelli sui titoli governativi a breve scadenza hanno mostrato una dinamica opposta. I rendimenti biennali francesi sono scesi di 9 punti base, quelli italiani di 6 punti base e quelli britannici di 4 punti base. Il rendimento sul titolo biennale tedesco è calato addirittura di 12 punti base.

Secondo Egan, questa dinamica riflette le aspettative crescenti degli operatori riguardo a possibili tagli dei tassi d’interesse da parte delle principali banche centrali globali nei prossimi mesi. Gli investitori stanno quindi cercando opportunità tattiche per bloccare rendimenti interessanti prima che eventuali riduzioni dei tassi possano abbassare ulteriormente i ritorni disponibili sul mercato.

Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

Alex Brazier, responsabile globale degli investimenti presso BlackRock, ha avvertito che ci troviamo ormai in un contesto finanziario completamente nuovo: “Non siamo più nella situazione ideale per strategie passive basate su indici azionari e obbligazionari generici”. Brazier consiglia agli investitori una gestione attiva e attenta ai segnali tecnici provenienti dai mercati obbligazionari e swap.

Anche Susannah Streeter, responsabile analisi mercati presso Hargreaves Lansdown, ha sottolineato come alcuni investitori stiano vendendo obbligazioni europee per acquistare Treasury USA attratti dai rendimenti più elevati. Tuttavia, data l’attuale volatilità estrema sui mercati finanziari globali, Streeter raccomanda prudenza poiché “la situazione rimane estremamente fluida”.

In conclusione, gli investitori dovranno monitorare attentamente le evoluzioni geopolitiche e le decisioni delle banche centrali nei prossimi mesi per adattare rapidamente le proprie strategie d’investimento alle mutevoli condizioni del mercato obbligazionario globale.

Fonte: Cnbc.com