Secondo l’ultimo rapporto trimestrale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’aumento delle tariffe statunitensi sulle importazioni sta rallentando la crescita economica globale e incrementando l’inflazione a livello mondiale. Queste misure potrebbero portare a un ulteriore peggioramento della situazione economica se non verranno gestite con cautela.

Previsioni di Crescita Riviste al Ribasso

L’OCSE ha ridotto le sue previsioni di crescita per la maggior parte delle grandi economie mondiali per quest’anno e il prossimo, ad eccezione di Cina, Argentina e Turchia. Le revisioni più significative riguardano il Messico e il Canada, due dei principali partner commerciali degli Stati Uniti, che ora vedono ostacoli maggiori alle loro esportazioni. Per il Messico, si prevede una contrazione dell’economia dell’1,3% quest’anno e dello 0,6% nel 2026, mentre per il Canada si attende una crescita dello 0,7% sia nel 2025 che nel 2026.

Impatto sui Consumatori e le Politiche Monetarie

Con l’aumento dei prezzi al consumo, l’OCSE prevede che i redditi reali negli USA si ridurranno dell’1,25% nei prossimi tre anni, equivalente a una perdita di $1,600 per la famiglia media. Questo scenario potrebbe costringere le banche centrali a ridurre i tassi di interesse più gradualmente del previsto, aggiungendo ulteriori ostacoli alla crescita economica.

Possibili Sviluppi Futuri

L’amministrazione Trump ha minacciato di imporre dazi reciproci su qualsiasi partner commerciale che applichi tariffe o barriere commerciali ai prodotti statunitensi. Ulteriori aumenti delle tariffe sono probabili e potrebbero danneggiare ulteriormente le prospettive di crescita globale e degli Stati Uniti. Un aumento delle tariffe del 10% che provocasse ritorsioni potrebbe ridurre il PIL globale dello 0,3% entro il 2026.

Prospettive per la Federal Reserve e Altri Paesi

L’OCSE ora prevede che la Federal Reserve mantenga il suo tasso chiave attuale del 4,25% al 4,5% fino al 2026. Inoltre, ha migliorato le previsioni di crescita della Cina per il 2025 al 4,8%, grazie agli sforzi del governo cinese di stimolare l’attività economica che dovrebbero compensare l’impatto delle tariffe più elevate sulle esportazioni verso gli USA.

Situazione in Europa e in Particolare in Germania

Le previsioni di crescita per la zona euro sono state abbassate, con particolare attenzione alla Germania. Tuttavia, nuovi piani di spesa per la difesa e le infrastrutture da parte del futuro governo potrebbero migliorare le prospettive economiche dell’area valutaria. “La Germania ha da tempo un deficit infrastrutturale”, ha commentato Pereira. “Hanno decisamente bisogno di spendere di più”.

In conclusione, mentre le tariffe aggiuntive possono generare entrate supplementari per il governo degli Stati Uniti, l’OCSE avverte che questo sarà più che compensato da minori entrate fiscali derivanti dal rallentamento dell’economia, suggerendo la necessità di ulteriori aumenti delle tasse o tagli alla spesa fiscale per mantenere invariato il deficit di bilancio complessivo.

Fonte: Marketscreener.com