Aprile si è rivelato finora un mese particolarmente turbolento per i mercati finanziari globali. Volatilità e incertezza hanno dominato la scena, causando forti ribassi e brusche correzioni che potrebbero essere ricordate a lungo dagli investitori.

In questo articolo analizzeremo sei grafici significativi che illustrano chiaramente l’entità di questi movimenti estremi, cercando di comprendere cosa potrebbe riservare il futuro prossimo per gli investitori.

1. Il crollo improvviso dell’S&P 500: una perdita dell’11% in soli due giorni

Uno degli eventi più rilevanti di questo mese è stato il forte calo dell’indice S&P 500, che ha perso quasi l’11% del suo valore in appena due sedute di contrattazione. Movimenti così drastici sono rari e spesso indicano una fase di panico generalizzato tra gli investitori.

Cosa ci insegna la storia su cali simili?

Utilizzando come riferimento l’ETF SPDR S&P 500 Trust (SPY), possiamo osservare cosa è accaduto storicamente dopo ribassi superiori al 5% in un giorno o al 10% in due giorni consecutivi:

  • Dopo sei mesi, mediamente il mercato ha registrato guadagni a doppia cifra.
  • Dopo due anni, i rendimenti medi si sono avvicinati al 40%.

Questi dati suggeriscono che, nonostante la paura iniziale, tali correzioni possono rappresentare opportunità interessanti per chi investe con un orizzonte temporale più lungo.

2. Confronto storico: aprile 2023 tra i peggiori momenti recenti

I ribassi registrati ad aprile sono paragonabili ad alcuni dei momenti più critici della storia recente dei mercati finanziari, come la crisi pandemica del 2020 o la crisi finanziaria globale del 2008. Questi periodi sono caratterizzati da una forte riduzione del rischio (“de-risking”) e dalla liquidazione forzata di posizioni con leva finanziaria elevata.

L’impatto sulle azioni small-cap e mid-cap

Sorprendentemente, dopo fasi di forte sell-off, le azioni a media e piccola capitalizzazione tendono a sovraperformare significativamente il mercato generale. Utilizzando come riferimento gli ETF iShares Core S&P Mid-Cap (IJH) e iShares Core S&P Small-Cap (IJR), emerge chiaramente che:

  • Le mid-cap e small-cap registrano spesso rialzi superiori rispetto alle large-cap nei mesi successivi a forti ribassi.
  • Tali segmenti possono offrire opportunità interessanti per gli investitori disposti ad assumersi rischi maggiori nel breve termine.

3. L’indice VIX supera quota 40: ritorna la paura sui mercati

L’indice CBOE Volatility Index (VIX), noto anche come “indice della paura”, ha recentemente superato quota 40 per la prima volta dal 2020. Questo indicatore misura le aspettative degli operatori sulla volatilità futura ed è strettamente correlato al sentiment degli investitori.

Cosa succede ai mercati quando il VIX supera quota 40?

Dall’analisi storica emerge un dato interessante: dal 1990 ad oggi, ogni volta che il VIX ha superato quota 40 (evento verificatosi oltre 200 volte), i rendimenti successivi sono stati generalmente molto positivi:

  • Dopo un anno, i mercati hanno mostrato performance significativamente positive nella maggior parte dei casi.
  • Dopo due anni, gli indici principali come SPY e Nasdaq-100 (rappresentato dall’ETF Invesco QQQ Trust) hanno spesso quasi raddoppiato il loro valore iniziale.

Questi dati suggeriscono che picchi estremi della volatilità possono rappresentare punti di ingresso favorevoli per investitori pazienti e disciplinati.

4. Come interpretare correttamente i dati attuali?

Sebbene le perdite recenti siano state dolorose per molti investitori, è fondamentale mantenere una prospettiva razionale basata sui dati storici. Le fasi di panico e volatilità estrema spesso precedono periodi di recupero robusto e duraturo.

Strategie operative consigliate in questa fase:

  • Mantenere la calma: evitare decisioni impulsive dettate dall’emotività del momento.
  • Diversificare il portafoglio: valutare attentamente l’inserimento di titoli mid-cap e small-cap, potenzialmente più reattivi nella fase di recupero.
  • Pianificare ingressi graduali: sfruttare eventuali ulteriori ribassi per accumulare posizioni strategiche con orizzonte temporale medio-lungo.

Conclusione: guardare oltre la volatilità attuale per cogliere opportunità future

L’attuale scenario di mercato è certamente complesso e sfidante. Tuttavia, analizzando attentamente i dati storici e mantenendo una visione strategica orientata al lungo periodo, gli investitori possono trasformare questa fase critica in un’opportunità concreta per ottenere rendimenti significativi nei prossimi anni.

Plus Post

Ricordiamo sempre che nei momenti di massima paura si nascondono spesso le migliori occasioni d’investimento.

Fonte: Fxempire.com