La stagione degli utili del primo trimestre 2025 si apre in Europa all’insegna dell’incertezza, con gli investitori preoccupati per l’impatto delle recenti misure tariffarie introdotte dall’amministrazione Trump. Le nuove tariffe doganali statunitensi, superiori alle previsioni più pessimistiche, stanno creando volatilità sui mercati e mettendo sotto pressione numerose aziende europee.
Tra le società più esposte troviamo colossi come Maersk, Shell, Volkswagen, Lufthansa e Novo Nordisk. Vediamo nel dettaglio come queste aziende potrebbero essere influenzate dalle politiche commerciali statunitensi.
Le aziende europee più vulnerabili ai nuovi dazi USA
1. Maersk: il termometro del commercio globale
Il gigante danese della logistica marittima Maersk, considerato un indicatore chiave dello stato di salute del commercio internazionale, presenterà i risultati trimestrali l’8 maggio. Gli analisti prevedono un EBITDA di circa 2,3 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 3,6 miliardi dell’ultimo trimestre del 2024.
I dazi imposti dagli Stati Uniti su acciaio, alluminio e automobili stanno generando forte volatilità nel settore dei trasporti marittimi. Maersk ha definito queste tariffe “significative” e potenzialmente dannose per la stabilità economica globale. L’azienda ha sottolineato che è ancora presto per valutare pienamente l’impatto finale, poiché molto dipenderà dalle contromisure adottate da altri paesi.
2. Shell: energia sotto pressione tra volatilità e recessione
Shell, colosso petrolifero britannico, pubblicherà i risultati il 2 maggio. La società ha recentemente annunciato piani per aumentare i ritorni agli azionisti e ridurre i costi operativi, puntando fortemente sul gas naturale liquefatto (LNG). Tuttavia, la volatilità dei prezzi petroliferi e le preoccupazioni per una possibile recessione globale potrebbero pesare sui risultati.
Secondo le stime degli analisti raccolte da LSEG, Shell dovrebbe riportare utili trimestrali adjusted pari a circa 5,14 miliardi di dollari, in calo rispetto ai 7,73 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante ciò, gli analisti continuano a considerare Shell una delle migliori società europee nella gestione del capitale e nella disciplina finanziaria.
3. Volkswagen: settore automotive nel mirino dei dazi USA
Volkswagen, gigante automobilistico tedesco, presenterà i risultati il 30 aprile. L’introduzione di una tariffa del 25% sulle auto importate negli Stati Uniti rappresenta una minaccia significativa per il gruppo tedesco, che esporta migliaia di veicoli ogni anno verso il mercato americano.
Sebbene Volkswagen disponga di stabilimenti produttivi negli USA (come quello di Chattanooga), molte componenti provengono ancora dall’Europa. Gli analisti prevedono ricavi trimestrali in lieve crescita a circa 77,6 miliardi di euro (rispetto ai precedenti 75,5 miliardi), ma un EBIT in calo a circa 4 miliardi di euro dai precedenti 4,6 miliardi.
4. Lufthansa: tensioni geopolitiche e impatto sul traffico aereo
Lufthansa Group, che include Lufthansa stessa oltre a SWISS, Austrian Airlines, Brussels Airlines e ITA Airways, pubblicherà i risultati il 29 aprile. Le tensioni geopolitiche e commerciali potrebbero influenzare negativamente la domanda di viaggi transatlantici.
Dati recenti dell’International Trade Administration mostrano già un calo significativo (-17,2%) degli arrivi negli USA dall’Europa occidentale rispetto all’anno precedente. Lufthansa deve inoltre affrontare sfide interne come scioperi frequenti e ritardi nelle consegne degli aeromobili Boeing.
Gli analisti stimano ricavi trimestrali intorno agli 8 miliardi di euro (in aumento rispetto ai 7,4 miliardi precedenti), ma prevedono una perdita operativa (EBIT) di circa 630 milioni di dollari.
5. Novo Nordisk: farmaceutica europea sotto osservazione negli USA
L’amministrazione Trump ha recentemente avviato un’indagine sull’importazione di farmaci negli Stati Uniti con possibili implicazioni sulla sicurezza nazionale. Questo potrebbe preludere all’introduzione di nuovi dazi anche sui prodotti farmaceutici.
Novo Nordisk, azienda farmaceutica danese leader nei trattamenti contro diabete e obesità (Ozempic e Wegovy), presenterà i risultati il 7 maggio. Gli investitori attendono indicazioni su come l’azienda intenda affrontare eventuali restrizioni tariffarie negli USA e quanto potrà mitigare l’impatto grazie alla sua significativa presenza produttiva sul territorio americano.
Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?
L’incertezza generata dalle politiche commerciali statunitensi continuerà probabilmente a dominare l’agenda finanziaria europea nei prossimi mesi. Secondo Emily Field, responsabile della ricerca farmaceutica europea presso Barclays intervistata recentemente da CNBC, “le tariffe sono attualmente la principale preoccupazione degli investitori”.
Sarà fondamentale monitorare attentamente le dichiarazioni delle aziende durante questa stagione degli utili per comprendere meglio l’entità reale dell’impatto economico delle misure tariffarie introdotte dagli Stati Uniti.