L’Unione Europea ha inflitto pesanti sanzioni economiche ad Apple e Meta, accusate di aver violato le norme sulla concorrenza digitale previste dal Digital Markets Act (DMA). Le multe, annunciate mercoledì dalla Commissione Europea, ammontano rispettivamente a 500 milioni di euro per Apple e 200 milioni di euro per Meta.
Le ragioni dietro le sanzioni dell’UE
Apple e la violazione degli obblighi “anti-steering”
Secondo quanto dichiarato dalla Commissione Europea, Apple non avrebbe rispettato gli obblighi definiti “anti-steering” previsti dal DMA. Queste regole impongono alla società di Cupertino di consentire agli sviluppatori di app di informare liberamente gli utenti riguardo offerte alternative disponibili al di fuori dell’App Store.
L’UE ha ordinato ad Apple di eliminare immediatamente tutte le restrizioni tecniche e commerciali che impediscono agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso opzioni alternative più vantaggiose. Inoltre, la società dovrà impegnarsi a non reiterare tali comportamenti anticoncorrenziali in futuro.
La risposta ufficiale di Apple
In una nota ufficiale, Apple ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso contro la decisione della Commissione Europea, definendo la multa come un esempio di trattamento ingiusto nei confronti dell’azienda americana:
“Questa decisione rappresenta l’ennesimo esempio della Commissione Europea che prende ingiustamente di mira Apple con provvedimenti dannosi per la privacy e la sicurezza dei nostri utenti, negativi per i nostri prodotti e che ci costringono a cedere gratuitamente la nostra tecnologia.”
Apple ha inoltre sottolineato gli sforzi già compiuti per conformarsi alle normative europee, affermando che sono state dedicate centinaia di migliaia di ore lavorative e apportate decine di modifiche tecniche per soddisfare le richieste della Commissione.
Meta accusata di pratiche scorrette sulla privacy degli utenti
Per quanto riguarda Meta, la Commissione Europea ha rilevato che il gruppo proprietario delle piattaforme Facebook e Instagram avrebbe imposto agli utenti una scelta illegittima: accettare la condivisione dei propri dati personali oppure pagare un abbonamento premium senza pubblicità. Questa pratica è stata introdotta da Meta nel novembre 2023 attraverso un nuovo modello commerciale basato su abbonamenti.
La posizione ufficiale di Meta
Joel Kaplan, Chief Global Affairs Officer di Meta, ha criticato duramente la decisione europea, sostenendo che essa penalizza ingiustamente le aziende americane rispetto ai concorrenti europei e cinesi:
“Non si tratta solo di una multa; imponendo modifiche al nostro modello commerciale, la Commissione ci sta infliggendo una tassa multimiliardaria che ci obbliga a offrire un servizio inferiore. Limitando ingiustamente la pubblicità personalizzata, inoltre, si danneggiano anche le imprese europee e l’economia stessa dell’UE.”
L’impatto delle nuove regole UE sul mercato digitale
L’introduzione del Digital Markets Act rappresenta uno dei pilastri fondamentali della strategia europea volta a garantire maggiore equità e trasparenza nel mercato digitale. Le nuove norme mirano a limitare il potere dominante delle grandi aziende tecnologiche (definite “gatekeeper”) e a tutelare maggiormente i consumatori europei.
Le multe inflitte ad Apple e Meta costituiscono un chiaro segnale da parte dell’UE: le grandi aziende tecnologiche devono adattarsi rapidamente alle nuove regole o rischiano ulteriori sanzioni economiche significative.
Possibili ripercussioni geopolitiche tra USA ed Europa
La decisione della Commissione Europea potrebbe avere conseguenze geopolitiche rilevanti nei rapporti commerciali tra Stati Uniti ed Europa. Negli ultimi anni, infatti, Washington ha più volte espresso preoccupazione riguardo alle politiche regolatorie europee nei confronti delle aziende tecnologiche americane.
Sebbene l’amministrazione Biden abbia adottato un approccio più diplomatico rispetto al predecessore Donald Trump – il quale aveva minacciato tariffe doganali punitive contro l’Europa in risposta alle misure regolatorie – resta alta l’attenzione sulle possibili reazioni statunitensi a questa nuova decisione europea.
I prossimi passi: dialogo aperto tra UE e aziende coinvolte
La Commissione Europea ha dichiarato che continuerà il dialogo con entrambe le società coinvolte. In particolare, nel caso di Meta, l’UE sta valutando attentamente il nuovo modello pubblicitario proposto dall’azienda americana – basato su una minore raccolta dei dati personali – chiedendo ulteriori prove concrete sull’efficacia pratica del sistema.
Sarà fondamentale monitorare attentamente gli sviluppi futuri per comprendere se queste multe porteranno effettivamente a cambiamenti strutturali nelle strategie commerciali delle grandi aziende tecnologiche o se si limiteranno a essere episodi isolati in una lunga battaglia regolatoria tra Europa e Stati Uniti.
Fonte: Cnbc.com