Il dollaro statunitense ha registrato un forte rialzo nella giornata di mercoledì, stabilizzandosi successivamente, dopo che il presidente Donald Trump ha attenuato le sue recenti critiche nei confronti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Questo cambio di atteggiamento ha rassicurato gli investitori, già incoraggiati da segnali positivi riguardo ai negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina.
Trump rassicura i mercati sulla posizione di Powell
Nelle ultime settimane, i mercati finanziari avevano espresso preoccupazione per la possibile minaccia all’indipendenza della Fed, a causa delle ripetute critiche di Trump verso Powell. Il presidente americano aveva infatti accusato la banca centrale di non aver abbassato sufficientemente i tassi d’interesse sin dal suo insediamento.
Tuttavia, martedì sera Trump ha chiarito la sua posizione dichiarando ai giornalisti nello Studio Ovale: “Non ho alcuna intenzione di licenziarlo”, riferendosi a Powell. Ha aggiunto però che vorrebbe vedere una politica monetaria più accomodante con ulteriori tagli ai tassi d’interesse.
Reazione immediata sui mercati valutari
La dichiarazione ha avuto un effetto immediato sui mercati valutari asiatici. Il dollaro è salito rapidamente contro lo yen giapponese, guadagnando oltre l’1% fino a quota 143,21 yen nelle prime ore di contrattazione, per poi stabilizzarsi intorno a 141,77 yen. Contro il franco svizzero, il dollaro è salito dello 0,29% a 0,8216 franchi dopo aver toccato un rialzo superiore all’1% nella sessione precedente.
L’euro si è attestato intorno a 1,14 dollari, mentre la sterlina britannica ha perso leggermente terreno (-0,17%) scendendo a 1,3311 dollari.
Ottimismo sugli accordi commerciali USA-Cina sostiene il sentiment
Oltre alle dichiarazioni sulla Fed, anche le notizie positive provenienti dai negoziati commerciali tra Stati Uniti e Cina hanno contribuito al miglioramento del sentiment degli investitori. Il presidente Trump e il segretario al Tesoro Scott Bessent hanno infatti suggerito una possibile riduzione significativa dei dazi doganali nell’ambito di un futuro accordo commerciale con Pechino.
Le dichiarazioni di Bessent e Trump alimentano la fiducia
Bessent ha sottolineato che nessuna delle due parti considera sostenibile l’attuale situazione tariffaria e che l’obiettivo dell’amministrazione Trump non è quello di separare le due maggiori economie mondiali. Secondo fonti presenti alla conferenza organizzata da JP Morgan per gli investitori istituzionali, Bessent avrebbe indicato che un accordo potrebbe portare ad una riduzione sostanziale delle tariffe attualmente in vigore.
Anche Trump si è mostrato ottimista riguardo alla possibilità di raggiungere un’intesa con la Cina che riduca significativamente i dazi doganali sui prodotti cinesi importati negli Stati Uniti. Tuttavia, ha precisato che le tariffe non saranno completamente eliminate: “Non saranno pari a zero”, ha affermato il presidente americano.
Analisi degli esperti: cosa aspettarsi dai mercati?
Secondo Prashant Newnaha, senior strategist per i tassi Asia-Pacifico presso TD Securities, le probabilità che Trump possa effettivamente rimuovere Powell dalla guida della Fed sono molto basse. Tuttavia, le recenti dichiarazioni del presidente americano rappresentano comunque “musica per le orecchie dei mercati”, poiché dimostrano che l’amministrazione statunitense non può permettersi un crollo dei prezzi degli asset finanziari.
Anche Matt Simpson, analista senior presso City Index, ritiene che la questione commerciale sia cruciale per determinare la direzione futura dell’economia americana e dei tassi d’interesse: “Se davvero assisteremo ad una distensione delle tensioni commerciali USA-Cina, questo potrebbe essere il catalizzatore tanto atteso dai rialzisti sul dollaro”, ha commentato Simpson.
Situazione delle altre valute principali e criptovalute
Sul fronte delle altre valute principali:
- Il dollaro australiano è salito dello 0,49%, raggiungendo quota 0,6395 dollari USA.
- Il dollaro neozelandese ha guadagnato lo 0,18%, attestandosi a 0,5974 dollari USA.
- L’indice del dollaro (Dollar Index), che misura la forza della valuta statunitense rispetto ad un paniere composto da sei valute principali, è sceso dello 0,4% a quota 99,165 dopo aver registrato un incremento dell’1,5% nella sessione precedente.
Bitcoin ed Ethereum in rialzo significativo
Anche il mercato delle criptovalute ha mostrato segnali positivi:
- Bitcoin (BTC): in crescita del 2%, ha superato quota 92.942 dollari USA per la prima volta da marzo.
- Ethereum (ETH): in aumento del 4%, si è attestato intorno ai 1.768 dollari USA.
Conclusioni: prospettive future per il mercato valutario
L’allentamento delle tensioni tra Trump e la Fed e l’ottimismo sugli accordi commerciali rappresentano fattori chiave per comprendere l’attuale dinamica del mercato valutario. Gli investitori continueranno a monitorare attentamente gli sviluppi politici ed economici negli Stati Uniti e in Cina per anticipare eventuali cambiamenti significativi nelle quotazioni del dollaro e nelle strategie monetarie globali.
Fonte: Brecorder.com