I principali indici azionari statunitensi hanno registrato un forte rialzo nella giornata di giovedì, trainati dai risultati trimestrali superiori alle attese di alcune delle più importanti società tecnologiche. Tuttavia, le preoccupazioni legate alle tensioni commerciali internazionali continuano a rappresentare un rischio significativo per gli investitori.
Risultati trimestrali: Alphabet e Intel sotto i riflettori
Alphabet supera le aspettative grazie alla pubblicità digitale
Alphabet, società madre di Google e YouTube, ha riportato risultati trimestrali superiori alle previsioni degli analisti. Nel primo trimestre, il colosso tecnologico ha registrato una crescita dei ricavi del 12% su base annua, superando nettamente il 10% previsto da Wall Street. Nonostante la crescente concorrenza nel settore dell’intelligenza artificiale, Alphabet continua a beneficiare della solidità del suo core business legato alla pubblicità digitale e al motore di ricerca. Dopo la pubblicazione dei dati, le azioni Alphabet hanno guadagnato oltre il 5% nelle contrattazioni after-hours.
Intel batte le stime ma avverte sui rischi tariffari
Anche Intel ha riportato risultati trimestrali migliori delle attese, ma ha fornito indicazioni deludenti per il prossimo trimestre. La società ha infatti avvertito che i ricavi del secondo trimestre saranno inferiori alle stime degli analisti a causa dell’incertezza macroeconomica e delle tensioni commerciali internazionali. Il CFO di Intel, David Zinsner, ha sottolineato che le tariffe imposte dagli Stati Uniti e le conseguenti ritorsioni da parte di altri paesi stanno aumentando significativamente il rischio di recessione globale.
Tensioni commerciali USA-Cina: dichiarazioni contrastanti alimentano l’incertezza
Le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina continuano ad essere caratterizzate da dichiarazioni contrastanti che alimentano l’incertezza sui mercati finanziari globali. Recentemente, Pechino aveva negato l’esistenza di colloqui commerciali in corso con Washington; tuttavia, il presidente statunitense Donald Trump ha smentito tale affermazione dichiarando ai giornalisti che incontri tra le due parti sono effettivamente in corso.
“Hanno avuto un incontro questa mattina”, ha affermato Trump senza specificare ulteriormente i dettagli o i partecipanti coinvolti. Questa mancanza di chiarezza contribuisce a mantenere elevata la volatilità sui mercati finanziari internazionali.
Corea del Sud chiede dialogo “calmo e ordinato” con gli USA per evitare nuove tariffe
Nel frattempo, anche la Corea del Sud sta cercando di evitare ulteriori tensioni commerciali con gli Stati Uniti. Il ministro delle Finanze sudcoreano Choi Sang-mok ha invitato Washington a condurre discussioni “calme e ordinate” per raggiungere un accordo entro luglio ed evitare così l’imposizione di nuove tariffe doganali.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Yonhap, i colloqui tra Corea del Sud e Stati Uniti si concentreranno principalmente su quattro aree chiave:
- Misure tariffarie e non tariffarie;
- Sicurezza economica;
- Cooperazione sugli investimenti;
- Politiche monetarie.
I mercati azionari reagiscono positivamente ai risultati tech
I risultati positivi delle grandi aziende tecnologiche hanno spinto al rialzo gli indici azionari statunitensi nella giornata di giovedì:
- S&P 500: +2,03%
- Nasdaq Composite: +2,74%
- Dow Jones Industrial Average: +1,23%, tornando sopra quota 40.000 punti per la prima volta dal 15 aprile.
Anche in Asia si è registrata una performance positiva: l’indice giapponese Nikkei 225 è salito quasi del 2%, guidando i rialzi nella regione asiatica.
“Magnificent Seven”: il declino dei titoli tech leader potrebbe cambiare le dinamiche del mercato?
Tuttavia, nonostante il recente rally dei titoli tecnologici, alcuni analisti evidenziano come i cosiddetti “Magnificent Seven” (le sette principali società tech che hanno dominato i mercati negli ultimi anni) stiano perdendo parte della loro influenza sul mercato azionario complessivo.
L’ETF Roundhill Magnificent 7 (MAGS), che detiene quote pressoché uguali delle sette principali aziende tecnologiche statunitensi, è sceso del 17% dall’inizio dell’anno. Questo calo è più che doppio rispetto alla perdita registrata nello stesso periodo dall’indice S&P 500 (-7%). Tale andamento potrebbe indicare un cambiamento strutturale nelle dinamiche dei mercati finanziari e suggerire agli investitori la necessità di diversificare ulteriormente i propri portafogli.
Conclusioni: cautela necessaria nonostante l’ottimismo temporaneo
Sebbene i risultati trimestrali positivi abbiano momentaneamente rassicurato gli investitori, le persistenti tensioni commerciali internazionali rappresentano ancora un fattore di rischio significativo per i mercati finanziari globali. Gli investitori dovrebbero pertanto mantenere una strategia prudente e monitorare attentamente gli sviluppi geopolitici e macroeconomici nelle prossime settimane.
Fonte: Cnbc.com